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Il Rilancio del Castrato

Vasta letteratura scientifica attribuisce alla curcuma proprietà antiossidanti, in particolare è stata messa in rilievo la correlazione con la riduzione dei radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento omeprazole senza ricetta ordine dei tessuti e delle patologie tumorali. La proposta-sfida di cimentarsi nel preparare varie portate a base di castrato partendo da una mezzena (messa a disposizione dai pastori) è stata accettata da tutti quelli cui è stata rivolta. In Calabria - prosegue la nota - saranno certificati, in una prima fase, almeno sei ristoranti in ogni provincia calabrese e alcuni locali nel resto d' Italia, inizialmente a Roma e Milano''. Un incontro scientifico-culturale, inserito nel programma del progetto euromediterraneo, organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, in collaborazione con gli Assessorati Regionali all'Agricoltura, al Turismo e alla Pubblica Istruzione nonche' con le Ferrovie della Calabria e Confindustria Calabria, che ha portato in Calabria 42 scuole, provenienti da tutta Italia e da sei Paesi europei. Caratterizzato da una decorazione allegra e colorata, offre un'atmosfera molto tranquilla e piacevole; può essere il posto giusto se avete in programma una cena romantica, anche grazie alla fantastica posizione. Consumandoli si favorisce una distribuzione del cibo nel corso della giornata, evitando di arrivare troppo affamati a pranzo o a cena e di spiluccare durante la giornata.

La giornata alimentare deve essere suddivisa in almeno 3 pasti principali: colazione, pranzo e cena, meglio se con l’aggiunta di due spuntini, uno a metà mattina e uno nel pomeriggio. I macronutrienti in equilibrio debbono essere presenti in ognuno dei 5 pasti giornalieri: colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena, o perlomeno nell’arco della giornata. Per ottenere un equilibrato apporto di nutrienti non è necessario essere dei nutrizionisti e fare calcoli complessi, le linee guida della scienza dell’alimentazione ci propongono uno schema alimentare che soddisfa le esigenze nutrizionali di macro e micronutrienti. IFMeD (International Foundation of Mediterranea Diet) ha pubblicato delle linee guida che si possono elaborare come nella tabella che segue. Le linee guida della corretta alimentazione sostengono che bisogna assumere in ogni pasto proteine, grassi e carboidrati in equilibrio tra loro per non avere problemi di salute, mantenere il peso forma o per eliminare i chili in eccesso gradualmente senza riacquistare il peso perso. Oggi si pentasa acquistare fa anche troppo e male, le istituzioni da un lato e i privati dall’altro, dispongono tuttavia degli strumenti e delle conoscenze per discernere tra professionisti e dilettanti, a ogni livello: bisogna saper scegliere. Bisogna poi prestare anche attenzione alla quantità di proteine introdotte durante la giornata, che va calcolata in base a sesso, età e peso di ciascuno (per un individuo adulto che fa attività fisica a bassa intensità circa 0,8 g per kg di peso corporeo), sia di origine vegetale: legumi, pasta, pane, soia, ecc., sia ad alto valore biologico (di origine animale come carne, pesce, uova, latte e latticini come il Grana Padano DOP).

Ricordiamo inoltre che durante la giornata è bene consumare 3 frutti e 2 porzioni di verdura che possono accompagnare o concludere i pasti principali, ma la frutta può essere utilizzata per gli spuntini anche sotto forma di frullato con un po’ di latte. Convivialità. La dieta mediterranea promuove l’interazione sociale, i pasti comuni sono la pietra angolare delle feste e delle nostre tradizioni sociali. Nel bacino del mMediterraneo, ed in particolare in Italia, si è sviluppata nei secoli la dieta mediterranea, che ha in se il principio della varietà di alimenti allo scopo di soddisfare i fabbisogni nutrizionali. Salute. La dieta mediterranea, insieme all’attività fisica, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, il diabete e alcuni tipi di tumore (colon retto, mammella, prostata, pancreas, endometrio). Impiego risorse naturali. La dieta mediterranea prevede un elevato consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, la cui produzione richiede un impiego di risorse naturali (suolo, acqua) e di emissioni di gas serra meno intensivo rispetto ad un modello alimentare basato perlopiù sul consumo di carni e grassi animali. Valorizzazione aziende. La diffusione del modello alimentare mediterraneo si tradurrebbe in un aumento della domanda commerciale dei prodotti naturali (frutta, verdura, cereali, legumi…) e dei loro derivati (olio, vino, pasta, pane…), creando reddito e occupazione per le aziende delle regioni mediterranee.

Valorizzazione territori. La diffusione del modello alimentare mediterraneo valorizzerebbe l’offerta agro-eno-gastronomica dei nostri territori, contribuendo alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. Considerando gli effetti positivi sulla sfera sociale, economica ed ambientale, si può considerare la dieta mediterranea un modello alimentare sostenibile. Identità. La dieta mediterranea è espressione dell’intero sistema storico e culturale del Mediterraneo. Spesa sanitaria. Una maggiore aderenza delle abitudini alimentari al modello mediterraneo migliorerebbe lo stato di salute generale della popolazione, che si tradurrebbe in una diminuzione della spesa sanitaria nazionale. Spesa delle famiglie. L’aderenza al modello alimentare mediterraneo, privilegiando alimenti di stagione, prevalentemente cereali e vegetali, permetterebbe una diminuzione della spesa alimentare delle famiglie. Sia le quantità consumate che le minori trasformazioni subite dagli alimenti contribuiscono a ridurre gli impatti ambientali dei comportamenti alimentari. Sebbene le proteine siano importanti per rinnovare i tessuti del nostro organismo e rallentare la riduzione fisiologica naturale dei muscoli col passare degli anni, tuttavia è importante non superare il limite massimo (pari a due volte la quantità consigliata) perché si rischia di affaticare i reni con potenziali problemi per la salute. Oltre alla quantità di calorie e alla qualità delle proteine (valore biologico) occorre anche fare attenzione alla qualità dei grassi .

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